Una ballerina, uno scrittore, un fisico, un compositore e tre Papi succeduti l’uno all’altro.
No… non è una barzelletta.
Sono alcuni dei personaggi che letteralmente “ci hanno messo la faccia” decantando le proprietà “divine” del Vino Mariani nel mezzo secolo che ha preceduto la Grande Guerra. E’ il 1863. Prendendo ispirazione da un noto saggio sugli “effetti benefici” della cocaina scritto dallo scienziato monzese Paolo Mantegazza, Angelo Mariani, chimico corso, inventò e mise sul mercato un vino nel quale vennero fatte macerare le foglie di coca. Così nacque il vin Mariani. La bevanda tonica ebbe così ampio riscontro da diventare popolare in tutto il mondo e ne scaturì il fenomeno impattante della pubblicità con il testimonial.
Il successo del Vecchio Continente fece da cassa di risonanza per il Nuovo Mondo, aguzzando l’ingegno del farmacista americano John Pemberton che ne trasse una gradevole bevanda con l’aggiunta di estratti ottenuti da ingredienti esotici: le foglie di coca e le noci di cola.
Ecco la bevanda più famosa al mondo: la Coca-Cola.
Ad oggi l’alcaloide della cocaina non è più venduto nelle farmacie o in bottiglia tra le corsie del supermercato ma continua a fare numeri da capogiro nel mercato illegale. E’ il business della droga più grande al mondo, 50 miliardi di euro ogni anno solo in Italia.
La cocaina può produrre effetti indesiderati che includono tremori, labilità emozionale, irrequietezza, irritabilità, paranoia, panico e comportamento stereotipato e ripetitivo. A dosi ancora più alte può indurre ansia intensa, paranoia, allucinazioni, ipertensione arteriosa, tachicardia e depressione respiratoria.
Infine nel sovradosaggio la cocaina può causare insufficienza cardiaca acuta, infarto, ictus e convulsioni. L’assunzione cronica determina deperimento organico, irrequietezza, irritabilità, tachicardia, vampate, disidratazione e perforazione del setto nasale.
La morte può sopraggiungere per infarto miocardico acuto o blocco respiratorio conseguente a paralisi muscolare. L’overdose si ottiene nel momenti in cui si assumono dosi sempre maggiori di sostanza, grazie al verificarsi di dipendenza e assuefazione alla stessa.
I nostri operatori si trovano molto spesso di fronte a famiglie distrutte per la dipendenza da cocaina di un loro caro.
Senza una piena e naturale disintossicazione fisica oltre un’attenta analisi dei problemi che hanno portato al declino, sarebbero giunti ad un epilogo già scritto e non avrebbero avuto la possibilità di ritornare a una vita degna di essere chiamata tale.
Salva chi ami.
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